Democrazia o economia? Entrambe. In un precedente post è stato esaminato il rapporto tra sistemi parlamentari e presidenziali (in senso ampio) e livelli di democrazia, di diritti civili e di pil pro capite. Potrebbe sembrare una scelta ideologica (ma non lo è: alla base c’è solo un’ipotesi di lavoro da confutare o corroborare). Vale allora la pena di esaminare le cose anche da un diverso punto di vista: il rapporto tra sistemi costituzionali e l’indice di libertà economica, elaborato dalla Heritage Foundation e dal Wall Street Journal, che ha una chiara impronta liberista.
Una relazione senza sorprese
È facile immaginare che le cose non cambino molto: aumentando la libertà economica, aumenta – persino più che proporzionalmente, a dire la verità – il pil pro capite e sarebbe davvero una sorpresa trovare novità di rilievo. Qualcosa però emerge. (Nel grafico, espandibile, i punti rossi corrispondono ai sistemi parlamentari, quelli neri ai sistemi presidenziali e semipresidenziali).
Differenze evidenti
Cambiando il punto di vista le distanze tra sistemi parlamentari e presidenziali diventano persino più evidenti.
Due gruppi, non tre
È abbastanza chiaro, dall’esame della distribuzione dei vari paesi nei tre sistemi, che il sistema parlamentare è decisamente associato con una maggiore libertà economica. Singapore è evidentemente un caso a sé (come sistema costituzionale e come sistema economico), ma la sua presenza non ‘disturba’ i risultati, che restano confermati ‘cancellando’ la città stato asiatica. Sistemi presidenziali e semipresidenziali, invece, appaiono sullo stesso piano, e una serie di test statistici permettono di concludere che si tratta in buona sostanza dello stesso gruppo[1]. (Nel grafico, i nomi corrispondono ai paesi con indice di libertà economica superiore a 70, ossia “in buona parte liberi” e “liberi”; la ‘scatola’ comprende i paesi tra il primo e il terzo quartile, indicando anche la mediana: i casi estremi, in questo modo, non ‘pesano’ come nelle medie e nelle deviazioni standard ).
Accorpare allora i sistemi che eleggono direttamente il capo dello Stato – che abbiano o no un capo del governo almeno potenzialmente indipendente – semplifica il quadro e rende i rapporti più chiari. Emerge con evidenza che sono pochissimi i sistemi presidenziali con un livello adeguato di libertà economica.
Le probabilità del parlamentarismo
A questo punto, è possibile definire una relazione precisa tra l’indice di libertà economica e la probabilità che un sistema sia parlamentare. Emerge che al di sopra di quota 75 – quindi i paesi “liberi” e “in gran parte liberi” – la probabilità che si tratti di un sistema parlamentare è superiore al 76,8%.
Democrazia e libertà economiche, un rapporto necessario
Più interessante è forse il rapporto tra indice di democrazia e libertà economica. Non può essere del tutto una sorpresa, in questo contesto, che siano correlati: la realtà suggerisce che solo maggior livello di democrazia riesce a garantire (anche) i diritti di libertà economica.
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[1] Il confronto tra sistemi parlamentari e presidenziali puri dà come risultati
t = 6.275, df = 103.62, p-value = 4.121e-09
alternative hypothesis: true difference in means is greater than 0
95 percent confidence interval:
7.745085 Inf
sample estimates:
mean of x mean of y
68.03585 57.50556
Il confronto tra sistemi parlamentari e semipresidenziali dà come risultati
t = 5.1309, df = 63.129, p-value = 1.485e-06
alternative hypothesis: true difference in means is greater than 0
95 percent confidence interval:
6.528265 Inf
sample estimates:
mean of x mean of y
68.03585 58.35926
Il confronto tra sistemi presidenziali e semipresidenziali dà come risultati
t = -0.47296, df = 57.803, p-value = 0.638
alternative hypothesis: true difference in means is not equal to 0
95 percent confidence interval:
-4.467141 2.759734
sample estimates:
mean of x mean of y
57.50556 58.35926
Test non parametrici giungono a conclusioni analoghe.